Si trattava per la Bussalai, di interpretare il Marxismo idealisticamente non di respingerlo, tenendo conto che i materialisti fecero dell’assetto economico di Marx, l’unico loro sogno non sapendo vedere più in la della materia.
" … Noi gli idealisti, religiosi del socialismo abbiamo ugualmente fatto nostro il piano di Marx, ma comprendendo che l’uomo non ha solo bisogni economici, "perché l’uomo è composto di corpo, d’intelletto e di spirito"".
Secondo la Bussalai il tornaconto materiale era solo il mezzo, la base per realizzare in terra il "Regno dello Spirito, il regno di Dio".
"…Anche Gesù che disse "non di solo pane vive l'uomo" (nella preghiera "Il Padre Nostro") dopo aver pregato per il trionfo dell’ideale "venga il tuo regno sia fatta la tua volontà" c’insegnò pure di chiedere "dacci oggi il nostro pane quotidiano" ma siccome per noi il morale e l’ideale hanno il primo posto noi non possiamo rinunziare in nome del benessere economico, a nessuna più piccola parte delle Verità e ai tre sentimenti che formarono finora il patrimonio ideale dell’umanità: Dio, Patria e Famiglia; sicché ogni visione di futuro benessere materiale è per noi subordinato a questi tre sentimenti che mai si potranno sopprimere".
Leggendo attentamente questi scritti di Marianna, possiamo dedurre che il suo pensiero non si fondava sul respingere il Marx, si trattava solo di inquadrare la prassi Marxista in una concezione in cui la si facesse discendere e risalire da Dio, che avesse, alla base, lo spirito di "dovere", di rettitudine e di sacrificio, che vengono da Dio.